Esistono alcune differenze tra DVB-T e DVB-C. Entrambi sono diversi tipi di ricezione che consentono di ricevere e guardare programmi televisivi.
DVB-T o DVB-C Differenza: la televisione via antenna DVB-T2
DVB-T sta per “Digital Video Broadcasting – Terrestrial” e non è altro che la ben nota televisione via antenna.
- In questo modo è possibile ricevere circa 30 canali diversi. A seconda della regione in cui si vive, oltre alle emittenti ARD e ZDF, anche emittenti private (ad es. RTL o ProSieben) trasmettono i propri programmi tramite DVB-T.
- Attualmente ci troviamo in una fase di transizione dallo standard DVB-T1 allo standard DVB-T2. Il DVB-T2 consente di ospitare un numero elevato di canali in una larghezza di banda relativamente ridotta grazie a una codifica molto efficiente (H.265) del segnale video.
- Verso la metà del 2019 tutte le trasmissioni in formato DVB-T1 saranno disattivate.
- Nella maggior parte dei casi non è necessario installare una nuova antenna. Le vecchie antenne sono per lo più compatibili.
- Il vostro vecchio ricevitore DVB-T1 non è compatibile con DVB-T2, pertanto è necessario un nuovo set-top box o un televisore con decoder integrato. Questo è già il caso di quasi tutti i modelli di televisori attuali. Al momento dell’acquisto, prestate attenzione al logo DVB-T2.
La televisione via cavo: DVB-C
“Digital Video Broadcasting – Cable” sta per televisione via cavo. In Germania la televisione via cavo è stata privatizzata, il che significa che non è ricevibile gratuitamente. I due fornitori di servizi via cavo più noti sono ‘Vodafone’ e “Unitymedia TV”, ma esistono anche molti piccoli fornitori regionali.
- A differenza del DVB-T, nella rete via cavo è ancora in uso lo standard di prima generazione. Il DVB-C2 è stato standardizzato nel 2010, ma non è ancora utilizzato a fini commerciali.
- Ciò è dovuto principalmente al fatto che nella rete via cavo non vi è ancora una grave carenza di frequenze. È possibile che si verifichino nuove condizioni con sviluppi futuri come l’UHD. Al momento, i contenuti SD e HD vengono trasmessi in parallelo.
- Attualmente, quasi tutti i televisori moderni hanno già un sintonizzatore DVB-C integrato. Pertanto, non è necessario un set-top box esterno, a meno che non si desideri utilizzare funzioni aggiuntive che il televisore non offre.
DVB-T o DVB-C: Quali sono le differenze?
Per il nuovo DVB-T2 a copertura nazionale non sono previsti costi aggiuntivi se si desidera guardare solo i canali pubblici. Per tutti i canali privati dovrete pagare circa 60 euro all’anno. Tutti i programmi saranno trasmessi solo in HD, poiché una trasmissione aggiuntiva in SD sarebbe solo uno spreco di banda larga.
- Tramite l’antenna è possibile ricevere circa 20 programmi gratuiti delle emittenti pubbliche e altri 20 programmi privati a pagamento. Un’altra novità dello standard DVB-T2 è la ricezione mobile migliorata.
- Con i fornitori via cavo si ha in ogni caso un canone mensile di base, che varia a seconda del fornitore. Spesso i contratti per Internet e la televisione sono anche in bundle. I costi variano solitamente tra 5 € e 20 €.
- I fornitori via cavo offrono solitamente circa 100 programmi in risoluzione standard e 40 programmi in risoluzione HD. Il fatto che si debba pagare un supplemento per i canali HD dipende dal fornitore locale.
Tipo di trasmissione, vantaggi e svantaggi
DVB-T2 e DVB-C sono due diversi tipi di trasmissione per la televisione digitale, ciascuno con i propri vantaggi e svantaggi in termini di qualità di ricezione e disponibilità. Ecco una spiegazione dettagliata:
- Tipo di trasmissione DVB-T2 (Digital Video Broadcasting – Second Generation Terrestrial): utilizza segnali terrestri trasmessi via etere (tramite antenne), basandosi su una moderna tecnologia di compressione del segnale (HEVC/H.265). Il sistema è progettato per la ricezione in applicazioni fisse e mobili, ad esempio nelle abitazioni tramite antenna o soluzioni mobili come campeggi e veicoli.
- Vantaggi: televisione HD/Full HD ad alta definizione con un’eccellente qualità dell’immagine. Ampia varietà di canali, compresi programmi pubblici e privati. Ricezione gratuita, poiché i segnali vengono trasmessi liberamente. Efficienza energetica grazie a chipset moderni. Flessibilità nella scelta dei dispositivi, ad esempio con sintonizzatori integrati o ricevitori esterni.
- Svantaggi: la qualità di ricezione dipende fortemente dalla posizione e dalla potenza del segnale, ad esempio in presenza di ostacoli come edifici o colline. Possibili interferenze, soprattutto in caso di segnale debole, e in caso di cattiva ricezione la qualità dell’immagine può risentirne. Portata limitata nelle zone rurali rispetto alla rete via cavo.
- Tipo di trasmissione DVB-C (Digital Video Broadcasting – Cable) utilizza vie di trasmissione via cavo, solitamente cavi coassiali o in fibra ottica. In questo modo, il segnale viene trasmesso direttamente all’abitazione, garantendo una connessione stabile e affidabile.
- Vantaggi: ricezione stabile indipendentemente dalle condizioni meteorologiche, dagli ostacoli o dalle condizioni atmosferiche. Eccellente qualità dell’immagine e del suono con numerosi canali, incluse offerte premium e on demand. Affidabilità nelle aree urbane grazie all’accesso via cavo. Funzioni aggiuntive, ad esempio on demand, fornite dai fornitori di servizi via cavo.
- Svantaggi: costi dell’abbonamento via cavo, poiché è necessario pagare un canone. Flessibilità limitata nel posizionamento dei dispositivi, poiché il cavo è fisso. La disponibilità è limitata alle aree con infrastruttura via cavo esistente, spesso nelle città.
- Il DVB-T2 è ideale per gli utenti che vivono in zone rurali o difficilmente accessibili e che cercano una soluzione economica e flessibile, ma con una certa dipendenza dalla qualità del segnale. Il DVB-C è particolarmente adatto agli utenti che vivono in città e che apprezzano una connessione stabile e di alta qualità senza interferenze di ricezione, ma comporta costi aggiuntivi.