Inviare app Android tramite Bluetooth: ecco come fare

by Johannes

Se desiderate inviare un’app Android tramite Bluetooth, potete utilizzare l’app “Condividi applicazioni”. Qui vi spieghiamo come trasferire le app dal vostro smartphone.

Inviare app Android ad altri dispositivi tramite Bluetooth

Se desideri inviare app Android ad altri dispositivi, devi ricorrere ad app speciali. Ti consigliamo ad esempio “Condividi applicazioni”.

  • Scarica l’app “Condividi applicazioni” sul tuo smartphone e aprila.

  • Verrà visualizzata una panoramica di tutte le app installate. Seleziona dall’elenco l’app che desideri inviare. È possibile selezionare più app contemporaneamente.

  • Dopo aver effettuato la selezione, tocca “Condividi”.

  • Seleziona “Bluetooth” dal menu. Si aprirà una finestra con tutti i dispositivi Bluetooth disponibili. Tocca il dispositivo a cui desideri inviare l’app.

Metodi per inviare localmente app e file Android

I metodi moderni descritti di seguito sono nettamente superiori al Bluetooth in termini di velocità, facilità d’uso, sicurezza e funzionalità. Nearby Share è multipiattaforma per dispositivi Android, inclusi i Chromebook, mentre Quick Share è ottimizzato per gli ecosistemi Samsung e offre un’integrazione aggiuntiva con Windows. Se desideri condividere localmente app Android o altri file, Nearby Share e Quick Share sono le soluzioni attualmente consigliate, che nella maggior parte dei casi dovrebbero sostituire il Bluetooth.

  • Condivisione Bluetooth tradizionale: Requisiti: Bluetooth attivato sul dispositivo mittente e ricevente. Procedura: Seleziona il file → Condividi → Bluetooth → Seleziona il dispositivo ricevente → Avvia il trasferimento del file. Velocità: relativamente lenta, soprattutto con file di grandi dimensioni. Utilizzo: ottima per file di piccole dimensioni, universalmente compatibile con quasi tutti i dispositivi Android. Svantaggi: lenta, scomoda con file multipli o di grandi dimensioni, nessuna impostazione di visibilità integrata.

  • Condivisione nelle vicinanze (Google, Android 6+): Descrizione: moderna funzione di Google disponibile con Android 6 e versioni successive. Una sorta di versione Android di AirDrop di Apple. Requisiti: Android 6+, Bluetooth, Wi-Fi e funzione di localizzazione attivi. Funzione attivata su entrambi i dispositivi. Tecnologia: combinazione di Bluetooth, Bluetooth Low Energy, Wi-Fi Direct e WebRTC per una trasmissione dati veloce.

  • Impostazioni di visibilità: Tutti (visibile a tutti i dispositivi nelle vicinanze con schermo sbloccato), Contatti (visibile solo ai contatti), Non visibile (visibile solo con ricezione attiva). Procedura: selezionare il file → Condividi → selezionare Nearby Share → selezionare il dispositivo appropriato dall’elenco → accettare sul dispositivo ricevente. Utilizzo dei dati: utilizza Wi-Fi Direct per una trasmissione veloce; i dati mobili possono essere disattivati per non utilizzare Internet.

  • Sicurezza: i trasferimenti sono crittografati, la visibilità e la ricezione sono possibili solo con il consenso, le impostazioni relative al nome del dispositivo e alla visibilità sono personalizzabili. Nota: funziona anche offline (senza Internet), ma richiede che Bluetooth, Wi-Fi e localizzazione siano attivi. Particolarità: per foto, app, link, documenti e supporta anche il trasferimento su Chromebook.

  • Quick Share (Samsung, Android 6+ su dispositivi Samsung): Descrizione: soluzione proprietaria di Samsung che funziona in modo molto simile a Nearby Share, spesso preinstallata sui dispositivi Samsung. Requisiti: Android 6+ (dispositivi Samsung con One UI 2.1 o versioni successive), Bluetooth, Wi-Fi e localizzazione attivata. Tecnologia: utilizza Wi-Fi Direct e Bluetooth per uno scambio rapido dei dati.

  • Impostazioni di visibilità: I miei dispositivi (i dispositivi del proprio account Samsung sono visibili anche quando lo schermo è spento), Contatti (visibili quando il dispositivo è sbloccato), Tutti (visibili a tutti), Visibile solo per 10 minuti (ripristino automatico dopo 10 minuti). Procedura: selezionare il file → Condividi → Condivisione rapida → selezionare il destinatario e trasferire → confermare la ricezione.

  • Utilizzo dei dati: possibilità di disattivare i dati mobili per il trasferimento. Sicurezza: ricezione solo con conferma dell’utente, possibilità di gestire chi può condividere; crittografia dei dati. Particolarità: funziona anche per lo scambio con Windows tramite un’app Quick Share.

  • Requisiti per Nearby Share e Quick Share in dettaglio: Versione Android: almeno Android 6.0 o superiore. Connessioni attivate: Bluetooth, Wi-Fi e localizzazione devono essere attivati, poiché la funzione di localizzazione è necessaria per il riconoscimento dei dispositivi nelle vicinanze. Impostazione della visibilità: seleziona se il tuo dispositivo deve essere visibile a tutti, solo ai contatti o non visibile.

  • Menu di selezione durante la condivisione: dopo aver toccato “Condividi”, Nearby Share o Quick Share appare come opzione, quindi seleziona il dispositivo del destinatario. Utilizzo dei dati: è possibile attivare o disattivare i dati mobili nelle impostazioni per evitare costi indesiderati. Sicurezza: la trasmissione è crittografata; è necessario confermare l’accettazione del file sul dispositivo ricevente per evitare ricezioni indesiderate.

Vantaggi e svantaggi di Bluetooth e Wi-Fi Direct

I punti seguenti aiutano a decidere quale tecnologia è più adatta allo scopo specifico. Per trasferimenti di file veloci e di grandi dimensioni e per una maggiore portata, Wi-Fi Direct è più vantaggioso, mentre per connessioni semplici e a basso consumo energetico con un’ampia varietà di dispositivi è preferibile il Bluetooth.

  • Il Wi-Fi Direct è notevolmente più veloce del Bluetooth e raggiunge velocità di trasferimento fino a 250 Mbit/s (fino a 300 Mbit/s con WLAN-n), ovvero circa 10 volte la velocità del Bluetooth Classic. È quindi più adatto per il trasferimento di file di grandi dimensioni come video o musica. Il Bluetooth ha velocità di trasmissione dati inferiori (circa 1-3 Mbit/s, leggermente più veloce con le versioni più recenti) ed è più adatto per piccole quantità di dati o streaming continuo come l’audio.

  • Il Wi-Fi Direct può coprire distanze maggiori (fino a 100 m o più) e consente connessioni dirette senza rete, ma spesso richiede un po’ più di energia. La connessione dovrebbe essere facile da stabilire con la semplice pressione di un pulsante, ma è tecnicamente più complessa e non è utilizzata di serie in tutti i dispositivi. Il Bluetooth è molto diffuso, implementato in quasi tutti i dispositivi mobili, ed è adatto per connessioni semplici e brevi con un basso consumo energetico. L’accoppiamento dei dispositivi è consolidato e familiare a molti utenti.

  • Il Bluetooth è considerato relativamente sicuro per l’uso privato, poiché viene tipicamente utilizzato per brevi distanze in ambienti protetti. Tuttavia, sono possibili falle di sicurezza, soprattutto se il Bluetooth è attivo in modo permanente. Wi-Fi Direct utilizza protocolli di sicurezza WLAN come WPA2, che offrono una crittografia avanzata. L’uso del Wi-Fi Direct richiede tuttavia una maggiore consapevolezza della sicurezza della rete, poiché il WLAN è generalmente considerato più vulnerabile del Bluetooth.

  • Il Bluetooth è molto diffuso e presenta pochi rischi durante l’installazione o l’uso. L’efficienza energetica garantisce una lunga durata della batteria e la tecnologia è robusta. Wi-Fi Direct può consumare più rapidamente la batteria a causa del maggiore consumo energetico. Inoltre, richiede spesso aggiornamenti software aggiornati per garantire la compatibilità e la sicurezza. In teoria, gli utenti possono correre maggiori rischi per la sicurezza a causa di implementazioni errate o configurazioni non sicure.

  • Il Bluetooth è uno standard molto diffuso e altamente compatibile con molte versioni di Android e produttori. Le versioni più recenti del Bluetooth apportano miglioramenti, ma sono fondamentalmente retrocompatibili. Il Wi-Fi Direct è supportato nella maggior parte dei casi a partire da Android 4.0+ (Ice Cream Sandwich) e gli aggiornamenti software possono migliorarne la funzionalità. Tuttavia, le diverse implementazioni dei produttori possono causare problemi di compatibilità, soprattutto se sono coinvolti dispositivi più vecchi o modelli esotici.

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