Annunci: riconoscere i falsi acquirenti – come vendere in modo sicuro

by Johannes

Non solo gli acquirenti devono prestare attenzione ai truffatori sugli annunci (ex ebay Kleinanzeigen). Anche i venditori possono essere vittime di falsi acquirenti.

Annunci: segnali che indicano un falso acquirente

Ogni minuto vengono pubblicati in media 700 nuovi annunci sui siti di annunci. I truffatori sfruttano questa elevata attività in modo mirato, non solo nel ruolo di venditori, ma sempre più spesso anche in quello di acquirenti. Le truffe sono molteplici, ma ci sono chiari segnali di allarme:

  • Richiesta rapida dopo la pubblicazione: se un potenziale acquirente si fa vivo immediatamente, soprattutto nel caso di articoli costosi, è meglio prestare attenzione. I truffatori cercano continuamente nuove offerte per trovare potenziali vittime.

  • Profilo appena creato: controllate quando è stato creato l’account utente. Un profilo appena creato senza cronologia è spesso un segnale di allarme.

  • Recensioni negative o assenti: un utente senza recensioni o con feedback particolarmente negativi può indicare intenzioni fraudolente.

  • Nessun annuncio di vendita proprio: se il potenziale acquirente non ha mai pubblicato alcun annuncio, è consigliabile prestare attenzione.

  • Account hackerati o rubati: Kleinanzeigen avverte: anche profili apparentemente affidabili con una lunga attività e buone recensioni possono essere stati compromessi. Fate attenzione a formulazioni insolite, linguaggio diverso o comportamenti atipici.

  • Pagamento con metodi non sicuri: l’acquirente offre modalità di pagamento che non offrono alcuna sicurezza al venditore, ad esempio invio di contanti, servizi di pagamento dubbi o criptovalute.

  • Comunicazione evasiva: l’interessato non desidera comunicare tramite la chat ufficiale, ma insiste per essere contattato via e-mail, SMS o WhatsApp. Questo serve solitamente ad aggirare il monitoraggio della piattaforma.

  • Acquisto contro fattura: un acquirente richiede che la merce venga spedita prima del pagamento, spesso con il pretesto di una relazione di fiducia o con un documento d’identità falso. Rifiutate sempre tali richieste.

  • Prove di pagamento false: sempre più spesso i venditori ricevono screenshot manipolati o e-mail di presunti bonifici. Questi falsi, dall’aspetto ingannevolmente autentico, non costituiscono una prova di pagamento. Affidatevi esclusivamente all’effettivo accredito sul vostro conto.

  • Pressione psicologica e fretta: molti truffatori mettono deliberatamente sotto pressione i venditori (“Ho bisogno del regalo per domani!”) per costringerli a prendere decisioni affrettate. Non fatevi mettere fretta: nessuna merce deve lasciare la vostra casa senza un pagamento effettivo.

  • Prova d’identità (ad es. foto tessera): se vi viene inviato un documento d’identità, non si tratta di una prova di fiducia, ma di una tipica caratteristica del furto d’identità. Non inviate mai i vostri documenti d’identità!

  • Nessuna negoziazione del prezzo: se l’acquirente accetta immediatamente il prezzo pieno, senza domande o trattative, questo può essere un ulteriore indizio di un tentativo di frode.

  • Richiesta di buoni regalo: se vi viene chiesto di procurarvi un buono regalo e di inviarlo insieme al pacco, molto probabilmente si tratta di una truffa.

  • Spedizione all’estero: se viene richiesta la spedizione all’estero, nonostante la piattaforma sia orientata al mercato tedesco, è necessario prestare particolare attenzione.

  • Pagamenti in eccesso (ad es. a causa di una “virgola inserita per errore”): vi vengono improvvisamente trasferiti diverse migliaia di euro, nonostante l’articolo costi solo poche centinaia di euro. L’acquirente vi chiede quindi di rimborsare l’importo “pagato in eccesso”. Attenzione: spesso si tratta di un caso di riciclaggio di denaro o di frode con pagamenti falsi. Non rimborsate mai il denaro prima di aver verificato senza ombra di dubbio l’autenticità del pagamento.

  • PayPal e indirizzo di spedizione diverso: in caso di pagamento con PayPal con l’opzione “Beni e servizi”, spedite esclusivamente all’indirizzo registrato su PayPal. In caso contrario, in caso di reclamo alla protezione acquirenti, perderete la prova.

  • Rimborso tramite nuova transazione PayPal: i truffatori inviano una somma eccessiva e richiedono un rimborso su un altro conto. Successivamente presentano una richiesta di protezione acquirenti per il pagamento originale. Utilizzate solo la funzione ufficiale “Rimborso” all’interno della stessa transazione su PayPal.

  • Link sospetti: diffidate dei link contenuti nei messaggi che rimandano a siti esterni, in particolare se vi vengono richiesti dati personali, password o informazioni di pagamento.

Cosa dovete assolutamente tenere presente come venditori:

Rimanete vigili, non fatevi mettere sotto pressione e agite solo sulla base di fatti verificabili. Se qualcosa vi sembra “strano”, fidatevi del vostro istinto e preferite non vendere.

  • Non spedite mai prima di aver ricevuto il pagamento. Verificate l’effettivo accredito del denaro, non solo sull’interfaccia dell’app della banca, ma anche nella panoramica del vostro conto.

  • Non divulgate dati sensibili. Questi includono copie di documenti d’identità, dati bancari o numeri di cellulare.

  • Non reagire alle pressioni. Non lasciarti spingere a prendere decisioni affrettate. Chi è serio capirà la tua cautela.

  • In caso di dubbio: rivolgetevi alla polizia. Se sospettate una frode, sporgete denuncia. Documentate l’intera comunicazione, le prove di pagamento e le attività sospette.

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