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Lo “Spicomellus” è un nuovo genere di anchilosauro descritto solo nel 2021. Il fossile rinvenuto in Marocco presenta caratteristiche affascinanti.
“Spicomellus”: armato fino ai denti
Il genere Spicomellus ha finora solo una specie accertata: Spicomellus afer.
- L’uccello bagnante è stato scoperto nella formazione El Mers III nelle montagne del Medio Atlante in Marocco. Gli anchilosauri erano diffusi in tutto il mondo, solo in Africa non erano ancora stati trovati.
- Con lo Spicomellus non è stato trovato solo il primo genere del taxon in terra africana, ma probabilmente anche la specie di anchilosauro più antica mai rinvenuta fino ad oggi. Il fossile del dinosauro risale al Bathonium (Giura medio) risalente a circa 168,3-166,1 milioni di anni fa.
- Il dinosauro erbivoro, alto circa un metro e lungo tre, aveva una corazza di placche ossee. A differenza di altri anchilosauri, queste non erano collegate alla pelle, ma alle costole.
- Inoltre, l’animale aveva probabilmente numerose spine che, insieme alle placche corazzate, costituivano un’eccellente difesa contro i dinosauri carnivori.
- Anche l’arma caudale, uno dei tratti distintivi del taxon, è presente nello Spicomellus afer. Tuttavia, invece di una mazza, probabilmente aveva anche delle spine, simili a quelle di uno stegosauro.
“Spicomellus”: informazioni importanti sulla scoperta
Lo Spicomellus è stato descritto per la prima volta nel 2021 dal team guidato dalla museologa Susannah Maidment.
- Nel 2019 il Natural History Museum di Londra ha ricevuto il fossile che in seguito è stato identificato come Spicomellus afer. Si tratta di una costola con diverse placche ossee cutanee (osteodermi).
- Nel 2021 seguì poi la prima descrizione corretta dopo una dettagliata tomografia computerizzata del fossile. All’epoca il nome derivava dai termini latini spica (appuntito) e mellum (collare). Afer è un termine che indica le specie originarie dell’Africa.
- Dopo la prima relazione, la ricerca di ulteriori fossili dei dinosauri nel loro habitat è proseguita. Una spedizione nel 2023 ha trovato numerose altre ossa della specie, consentendo di determinare con maggiore precisione l’aspetto e altre caratteristiche.
- Tutti i ritrovamenti sono stati raccolti in un altro lavoro scientifico pubblicato nel 2025. Anche in questo caso hanno partecipato Susannah Maidment e il suo team.
