Dark pattern: definizione ed esempi

by Tobias

⁠I dark pattern sono strategie di progettazione manipolative utilizzate su Internet per indurre gli utenti a compiere azioni indesiderate. In questa guida scoprirai cosa sono i dark pattern, come funzionano, quali tipi esistono e come proteggerti da essi.

Definizione: cosa sono i dark pattern

I dark pattern sono un fenomeno molto diffuso nell’era digitale, in cui i web designer progettano intenzionalmente interfacce utente per indurre gli utenti a compiere determinate azioni. Questi metodi possono essere sottili o molto evidenti, ma mirano sempre a spingere l’utente a prendere una decisione che in altre circostanze potrebbe non aver preso.

  • I dark pattern utilizzano trucchi psicologici per manipolare gli utenti, spesso senza che questi se ne rendano conto.

  • Tali modelli possono essere presenti nei negozi online, sulle piattaforme dei social media o nelle app mobili.

  • Gli obiettivi più comuni dei dark pattern sono la vendita di prodotti, la raccolta di dati o il rinnovo degli abbonamenti.

  • La facilità d’uso viene spesso sacrificata per raggiungere gli obiettivi aziendali, il che può causare frustrazione nell’utente.

Come funzionano i dark pattern

I dark pattern sono elementi appositamente progettati per manipolare le interfacce utente di siti web o app, con l’obiettivo di indurre gli utenti a prendere decisioni che non sono nel loro interesse, ma che avvantaggiano principalmente il fornitore. A tal fine, sfruttano trucchi psicologici e debolezze umane per ottenere più dati personali, denaro o attenzione.

  • Sfruttamento delle distorsioni cognitive: i dark pattern sfruttano i cosiddetti “bias”, ovvero scorciatoie mentali che utilizziamo quando prendiamo decisioni rapide. Esempi sono la sensazione di scarsità (“solo 2 disponibili”) o l’influenza sociale (“altri trovano questo prodotto fantastico”).

  • Design fuorviante: i pulsanti o i menu sono progettati in modo tale che l’opzione desiderata (preferita dal fornitore) sia particolarmente evidente e facilmente accessibile, mentre le alternative sono nascoste, incomprensibili o difficili da raggiungere. Un esempio classico è il pulsante “Accetta tutti i cookie”, mentre il rifiuto dei cookie è reso complicato.

  • Manipolazione emotiva: alcuni dark pattern puntano in modo mirato sui sensi di colpa o sulla pressione sociale, ad esempio attraverso testi di “confirmshaming” come “No, non desidero ricevere offerte interessanti”.

  • Nascondere o complicare le opzioni: funzioni come la disdetta di un abbonamento o la cancellazione di un account sono rese intenzionalmente complicate (“Roach Motel”), mentre l’accesso è molto semplice.

  • Domande confuse e impostazioni predefinite: formulazioni ingannevoli o caselle già spuntate fanno sì che gli utenti accettino accidentalmente o si abbonino a servizi indesiderati.

Esempi di dark pattern

I dark pattern si muovono spesso in una zona grigia dal punto di vista legale, ma sono in parte vietati nell’UE dal Digital Services Act (DSA), in particolare se compromettono la libera scelta degli utenti.

  • Banner sui cookie: Il rifiuto dei cookie è nascosto o difficile da trovare, mentre l’accettazione è semplice e ben visibile.

  • Costi nascosti: i costi aggiuntivi vengono visualizzati solo alla fine del processo di ordinazione, per rendere più probabile il completamento dell’acquisto.

  • Difficoltà di cancellazione: la cancellazione dalla newsletter o la disdetta degli abbonamenti è inutilmente complicata (“Roach Motel”).

  • Domande trabocchetto: domande poco chiare o con doppia negazione portano a decisioni involontarie.

  • I dark pattern funzionano perché si agganciano alle nostre abitudini, ai nostri schemi percettivi e alle nostre emozioni, inducendoci in modo sottile ad azioni che in realtà non avremmo voluto compiere.

Come proteggersi dai dark pattern?

Per proteggersi dai dark pattern, sono utili le seguenti strategie raccomandate dalle organizzazioni per la tutela dei consumatori, dagli esperti di protezione dei dati e dai professionisti dell’UX:

  • Non cliccare troppo in fretta: Prendetevi il tempo necessario per esaminare attentamente ogni pulsante, pop-up e opzione prima di accettare o continuare.

  • Controllate le caselle preselezionate: fate attenzione che non ci siano caselle già spuntate, in particolare per le newsletter, i servizi aggiuntivi o le impostazioni dei cookie.

  • Controlla il carrello e il riepilogo della prenotazione: prima di completare un acquisto o una prenotazione, controlla attentamente tutte le voci e le opzioni aggiuntive per evitare costi nascosti o servizi indesiderati.

  • Non prendere decisioni sotto pressione: non lasciatevi spingere ad agire in fretta da offerte limitate (ad es. “solo 2 camere disponibili”) o da timer che scandiscono il tempo a disposizione.

  • Rimanete critici e scettici: Esaminate le offerte, confrontate i prezzi e cercate recensioni indipendenti prima di divulgare dati personali o stipulare contratti.

  • Leggere le clausole scritte in piccolo: anche se è noioso, dovreste almeno dare un’occhiata alle condizioni generali di contratto e alle informative sulla privacy per individuare eventuali clausole nascoste.

  • Aumentate la vostra attenzione: informatevi sui tipici dark pattern per riconoscerli più rapidamente. Siti web come Deceptive Patterns offrono molti esempi.

  • Non agite sotto stress o stanchezza: in tali situazioni si è particolarmente vulnerabili ai design manipolatori. Se non siete sicuri, è meglio rimandare le operazioni.

  • Presentate reclami: se notate design manipolatori, potete segnalarli alle associazioni dei consumatori o agli organismi competenti.

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