Tutti i bambini hanno già sentito parlare di Tohuwabohu, ma l’origine del termine è spesso poco chiara. Quello che molti non sanno è che la parola ha le sue radici nelle Sacre Scritture.
Tohuwabohu: l’origine ebraica chiarisce il significato
Il caos regna nella camera dei bambini o sulla propria scrivania. Ogni bambino e ogni adolescente ha sicuramente già sentito almeno una volta la domanda leggermente indignata dei genitori “Che cos’è questo caos?”.
Di solito la risposta alla domanda si capisce dando un’occhiata alla stanza o alla scrivania. Ovunque ci sono libri, vestiti, giocattoli e altri oggetti sparsi: sugli armadi, sul pavimento e sul letto. Non si vede alcun ordine, ed è proprio questo che si nasconde dietro il termine Tohuwabohu: un grande disordine che arriva fino al caos.
La parola “caos” è un prestito dall’ebraico e indica un disordine o caos curativo. Deriva dalla Bibbia ebraica, più precisamente dal Libro della Genesi, la storia della creazione nell’Antico Testamento.
Qui il termine tohū wā-bōhū (תֹּהוּ וָבֹהוּ) descrive lo stato primordiale della Terra prima della creazione, che era disordinata, vuota e deserta. Tohū significa “vuoto”, “desolazione” o anche “nulla”, mentre bōhū significa ‘vuoto’ o “disordine”. Nella Bibbia questa combinazione di parole è usata come hendiadys per indicare l’estrema desolazione e il caos assoluto prima dell’intervento creativo di Dio (Genesi 1,2).
Dal XIX secolo, Tohuwabohu è sinonimo nella lingua tedesca di caos disordinato senza regole e struttura. Il termine si trova spesso nei romanzi antiquati (tra cui quelli di Karl May) e ancora oggi lo si sente pronunciare da molti genitori che si trovano nelle camerette disordinate dei propri figli. Molti non sanno che Tohuwabohu ha origini cristiane.
Molte persone conoscono il termine “Tohuwabohu” anche dai film, dai libri per bambini, dagli audiolibri, dai programmi televisivi o dai social media, dove viene spesso utilizzato per descrivere in modo pittoresco e simpatico un disordine benefico. Soprattutto i bambini e gli adolescenti incontrano questa parola nelle serie animate o nei programmi televisivi per famiglie, il che contribuisce alla sua popolarità e alla sua connotazione positiva.
In breve: il significato del termine è cambiato nel corso del tempo. Mentre in origine tohuwabohu descriveva l’idea di uno stato primordiale informe, vuoto e disordinato, oggi viene utilizzato principalmente in modo umoristico e figurativo per indicare qualsiasi tipo di grande confusione, ad esempio in casa, in ufficio o durante gli eventi. Il significato biblico originario di caos e disordine profondi è rimasto invariato, ma l’espressione viene spesso utilizzata in modo giocoso o ironico.
Tohuwabohu nell’uso linguistico
Questa sezione tratta dell’uso linguistico del termine, compresi i sinonimi e le relazioni con altre lingue.
Sinonimi e loro utilizzo: Espressioni simili sono “confusione”, “caos”, “disordine”, ‘caos’ o “confusione”. Mentre “disordine” e “confusione” indicano in modo neutro una situazione di disordine, ‘caos’ descrive spesso una situazione piuttosto variopinta e confusa con una nota umoristica.
“Caos” è il termine più completo e spesso sottolinea una situazione estrema e confusa. “Tohuwabohu”, invece, ha un effetto particolarmente impressionante grazie alla sua origine esotica e viene utilizzato principalmente in contesti umoristici legati alla situazione.
Correlazione linguistica con altre lingue: il termine è stato preso in prestito direttamente dall’ebraico ed è unico nella lingua tedesca. Un termine affine in inglese è “chaos”, che deriva dal greco “χάος” e indica anch’esso un disordine imperscrutabile.
In francese, ‘désordre’ può essere citato come espressione generica per indicare il disordine, ma manca della profondità biblico-mitica di “Tohuwabohu”. Questi parallelismi linguistici dimostrano che il concetto di caos primordiale e disordine è un’idea universale che è stata tradotta in modi diversi nelle diverse lingue.