HTS: chi c’è dietro la milizia siriana

by Corinna

La milizia ribelle HTS ha rovesciato il sovrano Bashar al-Assad in Siria. Ecco le informazioni su chi c’è dietro la milizia e cosa si sa di loro

La milizia ribelle HTS in Siria

HTS è l’acronimo di Hayat Tahrir al-Sham, che si traduce come “Organizzazione per la liberazione del Levante”. La milizia è stata fondata nel 2017 ed è emersa da un’alleanza di vari gruppi islamisti, tra cui l’ex Fronte al-Nusra, precedentemente noto come propaggine di al-Qaeda in Siria.

    Il loro leader è Ahmed al-Sharaa, noto anche con il nome di battaglia Mohammed al-Jolani.

    Nel 2011 Jolani ha fondato il braccio siriano di al-Qaeda, il Fronte al-Nusra, che però nel 2016 ha rotto ufficialmente con al-Qaeda e ha dato vita all’HTS.

  • A differenza di al-Qaeda e IS, l’HTS ha dichiarato di non essere interessato ad attacchi stranieri, motivo per cui ha voltato le spalle ad essi.

    Dopo la rottura, l’HTS e Jolani in particolare hanno perseguito un percorso più moderato e si stanno comportando da statisti.

    Secondo le valutazioni internazionali, il gruppo continua a perseguire obiettivi islamisti ed è classificato come “organizzazione terroristica” dalle Nazioni Unite.

    Nella provincia settentrionale di Idlib, l’HTS controlla ampie zone della regione e le amministra attraverso il Governo di Salvezza della Siria (SSG).

    Qui collaborano con le organizzazioni umanitarie e hanno creato uno Stato parzialmente funzionante. Tuttavia, anche qui ci sono accuse di violenza contro i dissidenti.

    L’HTS è stato il gruppo leader dell’alleanza di ribelli dell’opposizione che ha rovesciato il sovrano Bashar al-Assad nel dicembre 2024.

    Questa è considerata una svolta epocale nel lungo conflitto siriano. In seguito alla caduta di Assad, i prigionieri sono stati liberati dalle prigioni di tortura e molte persone hanno festeggiato la liberazione della popolazione civile dal violento regime di Assad.

    L’HTS sta lavorando con il primo ministro siriano Mohammed al-Jalali a un governo di transizione e ha dichiarato il suo impegno a ricostruire una Siria diversa.

    Se l’HTS possa continuare a perseguire la via più moderata e costruire un sistema statale funzionante non è ancora prevedibile subito dopo la caduta e dipende dagli ulteriori sviluppi.

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